24.05.2024 - Comunicato stampa

Multinazionali responsabili: anche la Svizzera deve fare la sua parte

La direttiva europea sulla responsabilità d’impresa è stata oggi definitivamente adottata dal Consiglio dei Ministri dell’UE. Essa obbliga le imprese di 27 Stati membri a rispettare i diritti umani e gli standard ambientali. La Coalizione per multinazionali responsabili chiede che anche la Svizzera introduca una legge sulla responsabilità d’impresa armonizzata a livello internazionale.

Esaustivi obblighi per le multinazionali

La nuova Direttiva sulla Dovuta Diligenza della Sostenibilità delle Imprese (CSDDD) è stata oggi adottata definitivamente dagli Stati membri dell’UE, dopo il via libera del Parlamento europeo del 24 aprile.

La direttiva obbliga le grandi imprese europee a rispettare i diritti umani e gli standard ambientali nelle loro attività commerciali e a ridurre le emissioni nocive per il clima. Il rispetto di questi obblighi sarà monitorato da un’autorità di vigilanza nazionale con il potere di imporre sanzioni. Le vittime di violazioni dei diritti umani e di danni ambientali causati da imprese con sede nell’UE potranno anche intentare una causa per danni in tribunale.

La direttiva entrerà in vigore quest’estate e tutti gli Stati dell’UE dovranno attuarla entro due anni.

Ampio sostegno in Europa

Durante le discussioni sulla nuova direttiva UE, numerose aziende si sono pubblicamente espresse a favore di queste nuove regole sulla responsabilità d’impresa, tra cui note aziende come H&M, Lidl, Aldi, Unilever, BAYER, Volvo, Scania, adidas, Danone, Ferrero, Mutti, Nokia, Electrolux, Lego e L’Oréal.

La versione finale della direttiva è sostenuta da rappresentanti di tutti gli schieramenti politici: nel Parlamento europeo, una chiara maggioranza di 374 voti contro 235 voti si è espressa a favore, mentre nel Consiglio dei Ministri, una maggioranza di Stati che rappresenta più del 65% della popolazione dell’UE ha appoggiato la direttiva. Anche i critici iniziali della direttiva, come la Svezia, alla fine hanno votato a favore del compromesso.

La Svizzera sarà presto l’unico Paese senza una legge sulla responsabilità d’impresa

Nel 2020, durante la campagna di voto sull’Iniziativa per multinazionali responsabili, il fronte contrario aveva espresso il proprio timore che la Svizzera avrebbe introdotto «regole di responsabilità uniche a livello globale». La Consigliera federale Keller-Sutter aveva promesso di adottare un approccio «armonizzato a livello internazionale» e di adoperarsi per creare «pari condizioni» per le aziende in Svizzera e nell’UE. 

Nonostante l’impegno fuori dal comune del Consiglio federale durante la campagna – atteggiamento in seguito duramente criticato dalla Commissione della Gestione del Consiglio nazionale – l’Iniziativa ha ottenuto una maggioranza popolare. Tuttavia, poiché l’Iniziativa è stata respinta dalla maggioranza dei Cantoni, è entrato in vigore il controprogetto non vincolante. La Svizzera sarà presto quindi l’unico Paese in Europa senza una legge efficace sulla responsabilità d’impresa.

Giorgio Fonio, Consigliere nazionale del Centro e già sostenitore della prima Iniziativa per multinazionali responsabili, afferma: «Per noi è chiaro, soprattutto a causa del risultato molto risicato del 2020, che il Consiglio federale deve ora mantenere la promessa fatta durante la campagna di voto. La Svizzera ha bisogno di una legge sulla responsabilità d’impresa, in modo che le raffinerie d’oro o le aziende produttrici di materie prime problematiche come Glencore debbano finalmente operare in modo corretto e assumersi la responsabilità dei danni che causano».

Gli attori economici chiedono l’attuazione – il Consiglio federale blocca

Tuttavia, il dossier non sta facendo progressi in Svizzera. Il Consiglio federale intende sottoporre a consultazione quest’estate solo una modifica minore degli obblighi di rendicontazione dell’UE. Questo nonostante la Commissione europea avesse già stabilito nel 2020 che gli obblighi di rendicontazione da soli non sono sufficienti a fermare le pratiche commerciali problematiche.

Questo attendismo è stato criticato da diversi attori economici svizzeri: negli ultimi mesi, diverse associazioni economiche hanno dichiarato nei media che ritengono importante una rapida attuazione della direttiva UE sulla responsabilità d’impresa (La LibertéTages-AnzeigerBlick).

Quanto sia urgente la questione della responsabilità delle imprese in Svizzera lo dimostrano le numerose notizie pubblicate dai media su nuovi casi di violazione dei diritti umani e di distruzione dell’ambiente. Che si tratti di una miniera della Glencore in Perù che sta avvelenando un’intera regione, di una miniera dell’industria dell’oro svizzera definita “esemplare” con invece enormi carenze di sicurezza o di una filiale di Syngenta che trae profitto da condizioni che ricordano la schiavitù, questi casi dimostrano che sono necessarie regole efficaci per garantire che le multinazionali con sede in Svizzera siano ritenute responsabili di tali pratiche.

Nuova Iniziativa per multinazionali responsabili

Come già annunciato, la Coalizione per multinazionali responsabili si sta preparando a lanciare una nuova Iniziativa popolare, in modo che il Consiglio federale non possa più accantonare la questione.

Giorgio Fonio, Consigliere nazionale del Centro e già sostenitore della prima Iniziativa per multinazionali responsabili, commenta: «Stiamo analizzando nel dettaglio la direttiva europea sulla responsabilità d’impresa e stiamo redigendo un testo d’iniziativa adattato alla Svizzera. L’iniziativa dovrebbe essere lanciata nei prossimi mesi».

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