Il nostro obiettivo

Una legge efficace sulla responsabilità d’impresa, affinché le aziende rispettino i diritti umani e gli standard ambientali.

Una miniera di Glencore contamina un’intera regione in Perù, 27 minatori muoiono in una miniera definita “esemplare” dall’industria aurifera svizzera e l’azienda agrochimica Syngenta vende caffè prodotto in condizioni di lavoro simili alla schiavitù. Le multinazionali con sede in Svizzera violano continuamente i diritti umani e ignorano gli standard ambientali minimi. Un’efficace legge sulla responsabilità d’impresa impedirebbe alle multinazionali di continuare a violare i diritti umani o a distruggere l’ambiente.

I tre pilastri di una legge efficace sulla responsabilità d’impresa

1. Attraverso un dovere di diligenza basato sul rischio e relativo ai diritti umani e alla protezione dell’ambiente secondo gli standard internazionali, multinazionali come Glencore devono garantire che le loro filiali estere non facciano ricorso al lavoro minorile, o che le acque reflue tossiche vengano smaltite correttamente invece di essere semplicemente scaricate nel fiume più vicino.

2. Un organo di vigilanza indipendente controlla se le multinazionali come Glencore rispettano il loro dovere di diligenza. In caso contrario, può imporre pesanti multe. Tale organo di vigilanza è presente anche nella legge tedesca sulla catena di fornitura e nella direttiva europea sulla responsabilità delle multinazionali.

3. Le persone colpite devono anche avere la possibilità di chiedere un risarcimento a Glencore per i danni subiti. È quindi necessario prevedere una responsabilità civile adattata al diritto svizzero per i danni relativi ai diritti umani o all’ambiente che avrebbero potuto essere evitati attraverso un’adeguata dovuta diligenza.

La Svizzera sarà presto l’unico Paese europeo senza una responsabilità d’impresa

In molti paesi europei sono già in vigore norme che impongono alle multinazionali di rispettare i diritti umani e gli standard ambientali internazionali anche nelle loro pratiche commerciali all’estero. La nuova direttiva sulla responsabilità d’impresa a livello europeo, che è entrata in vigore nell’estate del 2024, renderà presto la Svizzera l’unico paese in Europa senza una legge sulla responsabilità d’impresa.

Questa mappa mostra quali leggi sulla responsabilità d’impresa esistono in quali Paesi. Clicca su un paese per saperne di più:

Croazia

La Croazia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Grecia

La Grecia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Estonia

L’Estonia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Bulgaria

La Bulgaria non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Polonia

La Polonia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Danimarca

La Danimarca non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Portogallo

Il Portogallo non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Svezia

La Svezia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Norvegia

In Norvegia, la «Transparency Act» è stata approvata nell’estate del 2021 ed è entrata in vigore il 1° luglio 2022. La legge prevede un dovere di diligenza per quanto riguarda i diritti umani e le condizioni di lavoro – come un salario sufficiente – lungo l’intera catena del valore. La legge si applica già alle aziende con 50 o più dipendenti ed è implementata da un’autorità per la protezione dei consumatori, che può imporre multe ed emettere ingiunzioni.

Lussemburgo

Il Lussemburgo non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Finlandia

La Finlandia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Belgio

Il Belgio non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Germania

Adottata dal Bundestag tedesco nell’estate del 2021, è entrata in vigore all’inizio del 2023 la legge sulla due diligence della catena di fornitura. Oltre a un ampio dovere di diligenza lungo la catena del valore, esiste un’autorità di vigilanza che controlla il rispetto della legge da parte delle aziende e può imporre pesanti multe in caso di mancato rispetto. Al di sopra di un certo livello di multa, un’azienda può anche essere esclusa dagli appalti pubblici. La legge si applica alle società tedesche e alle filiali di società straniere con almeno 1’000 dipendenti.

Paesi bassi

Nel 2019 nei Paesi Bassi è stata approvata una legge sul lavoro minorile. Questa prevede un dovere di vigilanza nei confronti del lavoro minorile lungo l’intera catena del valore. Un’autorità di vigilanza controlla se il dovere di diligenza viene rispettato e può multare le aziende inadempienti. In casi estremi, sono previste persino pene detentive per i dirigenti irresponsabili. Inoltre, nei Paesi Bassi sono in corso o sono già state decise diverse cause giudiziarie contro multinazionali.

Regno Unito

Nel Regno Unito non esiste un’esplicita legge sulla responsabilità d’impresa, ma il sistema giuridico consente alle parti lese di rivolgersi ai tribunali britannici. La giurisprudenza ha stabilito un dovere di diligenza con l’approccio del «duty of care»: le aziende possono essere responsabili della propria negligenza se non adottano le misure di diligenza che avrebbero potuto prevenire i danni. Nel maggio 2023, i parlamentari di diversi partiti hanno chiesto congiuntamente una legge sulla responsabilità aziendale esplicita e ambiziosa. La richiesta è sostenuta da aziende come Microsoft, Nestlé e Unilever. Alla fine del 2023, è stata presentata in parlamento una proposta legislativa concreta con dovuta diligenza, vigilanza, responsabilità civile e sanzioni penali.

Irlanda

L’Irlanda non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Spagna

La Spagna non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Austria

L’Austria non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Cipro

Cipro non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Ungheria

L’Ungheria non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Repubblica ceca

La Repubblica Ceca non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Svizzera

Poiché nel 2020 l’Iniziativa per multinazionali responsabili è stata approvata dalla maggioranza dei votanti ma non ha ottenuto la maggioranza dei cantoni, in Svizzera non esistono ancora regole efficaci per le multinazionali. Sebbene il controprogetto sia entrato in vigore all’inizio del 2022, esso richiede unicamente che le multinazionali rendano conto del proprio operato con un banale opuscolo patinato.

Italia

In Italia esiste una legge che impone multe o confisca i profitti se i dipendenti di un’azienda, o terzi che agiscono nell’interesse dell’azienda, commettono determinate violazioni dei diritti umani o reati ambientali. Un’azienda può esimersi dalla sanzione con un cosiddetto “compliance program”. Anche se questo modello non corrisponde a una classica legge sulla responsabilità d’impresa in conformità con i Principi Guida delle Nazioni Unite, fornisce un forte incentivo per le aziende a rispettare i diritti umani.

Francia

Dal 2017 in Francia è in vigore la «Loi de Vigilance», che obbliga le multinazionali francesi a rispettare i diritti umani e l’ambiente. La Francia è stata così uno dei primi Paesi europei a introdurre una legge sulla responsabilità d’impresa. La legge si applica alle aziende con almeno 5’000 dipendenti e le obbliga a esercitare la dovuta diligenza. Inoltre, le persone coinvolte possono intentare cause civili per ottenere un risarcimento. Sono in corso otto cause giudiziarie sulla base della nuova legge.

Slovenia

La Slovenia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Slovacchia

La Slovacchia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Romania

La Romania non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Malta

Malta non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Lituania

La Litunia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

Lettonia

La Lettonia non ha ancora una propria legge sulla responsabilità d’impresa e recepirà la nuova direttiva dell’Unione Europea sulla responsabilità d’impresa nel diritto nazionale entro il 2026. Questa prevede ampi obblighi di dovuta diligenza in materia di diritti umani e standard ambientali, nonché un dovere climatico per le aziende con almeno 1’000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro. La direttiva prevede pure un organo di vigilanza nazionale e disposizioni in materia di responsabilità civile.

  • Legge efficace o sentenza giuridica chiara

  • Nessuna propria legge nazionale, valgono le regole EU

  • Nessuna legge efficace, nessuna regola EU

La lunga lotta per la responsabilità d’impresa in Svizzera

L’Iniziativa per multinazionali responsabili è stata sottoposta al voto popolare in Svizzera il 29 novembre 2020. L’Iniziativa è stata sostenuta da un’ampia coalizione di oltre 120 ONG, rappresentanti di tutti i partiti politici e rappresentanti dell’economia e del mondo ecclesiastico. Il 50,7% degli elettori ha votato a favore dell’iniziativa, che però è stata bocciata dalla maggioranza dei Cantoni. (Qui trovi maggiori informazioni in merito al nostro impegno dal 2011). Il controprogetto “alibi” è entrato in vigore all’inizio del 2022: esso definisce semplicemente che dal 2024 le aziende rendano conto del proprio operato con un banale opuscolo patinato, ma che non sono comunque responsabili di eventuali danni causati.

Sebbene durante la campagna sull’Iniziativa per multinazionli responsabili il Consiglio federale abbia promesso a più riprese di lavorare per una legge svizzera “armonizzata a livello internazionale” e di porre le multinazionali in Svizzera e nell’UE su un piano di “parità”, finora è rimasto inattivo. Con l’enorme successo della petizione, presentata alle autorità federali nel dicembre 2022, abbiamo cercato di riportare la questione in cima all’agenda politica. Tuttavia, poiché il Consiglio federale e il Parlamento continuano a mettere da parte la questione, ci stiamo preparando a lanciare una nuova Iniziativa popolare.

È già chiaro che, senza la pressione dell’opinione pubblica e della società civile, la lobby delle multinazionali in Parlamento continuerà a impedire che la Svizzera segua l’esempio e implementi una vera legge sulla responsabilità d’impresa. Ti saremmo quindi molto grati se potessi appendere di nuovo una bandiera o sostenere il crowdfunding per la nuova Iniziativa con una donazione!